Acqua a Erice - ORDINANAZA n. 4 del 27 gennaio 2012
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- Creato Lunedì 26 Marzo 2012
- Ultima modifica il Venerdì 16 Novembre 2012
L’ACQUA A ERICE:una storia di “mala …vita”, ma anche una battaglia di civiltà
OGGETTO: Attivazione iniziative emergenziali per il superamento delle gravi condizioni igienico-sanitarie e pericolo per la pubblica incolumità interessanti il territorio comunale a seguito della crisi idrica dovuta alla diminuzione della portata di approvvigionamento di acqua dissalata e delle perdite delle condotte idriche.
Dal 21 Settembre 2011, la diminuzione del 50% della portata idrica garantita dal dissalatore di Nubia, di proprietà della Regione Sicilia e gestito da Siciliacque, ha causato una grave crisi idrica con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica sul territorio ericino, oltre a provocare – causa/effetto - ulteriori perdite e/o il malfunzionamento delle condotte idriche.
I cittadini hanno fornito numerose segnalazioni circa i disservizi patiti, che spaziano dai rischi di inquinamento da liquami ai danni alla sicurezza/pavimentazione stradale, agli alti costi di approvvigionamento presso privati a causa della predetta riduzione del 50% della portata del Dissalatore.
Al fine di ridurre i disagi ed evitare il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei cittadini, il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, con l’ennesima ordinanza, la numero 4 del 27 gennaio 2012 (consultabile integralmente su questo sito, ha attivato alcune iniziative di emergenza per un totale di 300 mila euro. Gli interventi riguardano:
- L’individuazione ed eliminazione del malfunzionamento sul nodo idraulico di San Giuliano, che ha provocato casi di inquinamento dell’acqua immessa nella rete idrica
- La messa in sicurezza e riparazione dei serbatoi idrici di accumulo, gestiti dall’EAS, per migliorarne le condizioni di funzionalità al fine di ottimizzare i nodi idraulici di distribuzione
- La riparazione e sistemazione delle rotture e delle perdite idriche presenti sui nodi idraulici della rete del Comune di Erice gestite dall’EAS