Sentenza di appello sul Consorzio Universitario: le dichiarazioni della Sindaca Daniela Toscano

Pubblicato il 15 dicembre 2020 • Università

Sulla sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo, che, respingendo l’appello del Comune di Erice ha ritenuto non giustificato il “recesso” dal Consorzio Universitario di Trapani, la Sindaca Daniela Toscano interviene per chiarire i termini della vicenda ed anticipare la posizione politica-programmatica dell’Amministrazione Comunale sull’argomento.
La sentenza d’appello, a conferma della sentenza di primo grado, ha statuito che questo Ente dovrà corrispondere al Consorzio la quota associativa nella qualità di socio fondatore per l’anno 2013, pari ad €.103.291,38, compensando tra le parti le spese dell’intero giudizio. 
Ci riserviamo di valutare la possibilità di ricorrere in Cassazione, in quanto riteniamo la decisione non corretta ed ingiusta, poiché contraddice il principio di libertà di associazione e di recesso previsto dall’art.18 della Costituzione.  
Al di là delle questioni giuridiche, riteniamo comunque che la vicenda vada inquadrata nell’ambito del ragionamento politico programmatico attorno al ruolo del Consorzio Universitario, quale principale soggetto responsabile della formazione delle competenze e della professionalità sul nostro territorio. 
Di tale ruolo siamo fermamente convinti, come dimostra l’impegno profuso dalle Amministrazioni comunali negli ultimi anni con il progetto di “Campus Universitario”, per il quale abbiamo sostenuto una variante urbanistica e un progetto di partenariato pubblico-privato: siamo in attesa della presentazione del progetto da parte dell’impresa.
Per queste ragioni e per tutte le altre che le forze politiche potranno individuare nell’ambito di un sereno e leale confronto, riteniamo opportuno aprire un dialogo con la direzione del Consorzio Universitario, nella ricerca di una possibile soluzione conciliativa del contenzioso sopra richiamato ma anche per poter valutare la sinergia tra tutti gli attori pubblici coinvolti nella definizione di una visione strategica di sviluppo del territorio a 360 gradi e che possa prendere in considerazione altri percorsi universitari coerenti col territorio, ad esempio sanitari, dal momento che proprio ad Erice ricade il Sant’Antonio Abate
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