Presentato il progetto della cosiddetta “via di fuga per Martogna”

Pubblicato il 30 marzo 2022 • Opere , Viabilità

È stato presentato stamattina, nella sala giunta degli uffici comunali di contrada Rigaletta, il progetto della cosiddetta “via di fuga per Martogna”, cioè i “lavori di rifacimento, ristrutturazione e completamento della strada via Martogna da utilizzare quale via di fuga a salvaguardia della pubblica incolumità” dell’importo complessivo di € 3.300.000,00. La progettazione dell’opera pubblica, già finanziata, è stata curata dall’ing. Carmelo Lo Franco che ha partecipato alla conferenza stampa, illustrandone dettagli e particolarità. Per la realizzazione della stessa, invece, il Comune ha partecipato ad un avviso pubblico emanato dal Ministero dell’Interno con Decreto 8 gennaio 2022 “Contributi per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio”. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche la sindaca Daniela Toscano, il vice sindaco Gianni Mauro ed il responsabile del 5° Settore Lavori Pubblici, ing. Orazio Amenta. Presenti alcuni esponenti del comitato Piano Guastella-Martogna.

«Si tratta di un’infrastruttura fondamentale sia per la libera circolazione dei mezzi, soprattutto quelli dei residenti che si muovono da e verso le rispettive abitazioni, che in termini di protezione civile – commentano la sindaca Daniela Toscano ed il vicesindaco Gianni Mauro -. Non a caso questa strada, che necessita di attenzioni e miglioramenti, viene definita via di fuga proprio perché, appunto, riqualificarla consentirebbe, in caso di emergenze come lo sono ad esempio gli incendi, il transito dei mezzi di soccorso. Il progetto dell’ingegnere Lo Franco prevede che gli interventi siano effettuati nel pieno rispetto del contesto territoriale, ad esempio con l’uso di calcestruzzo drenante (uno dei requisiti del PNRR) e guard rail in legno, ma punta come già detto a ristrutturare e completare la strada, contribuendo anche ad offrire migliori condizioni di vivibilità alla comunità che lì risiede».