Giovedì 4 novembre: Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

Pubblicato il 4 novembre 2021 • Comune

Oggi, giovedì 4 novembre, si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Stamattina la sindaca Daniela Toscano ed il vicesindaco Gianni Mauro si sono recati a Trapani, nella piazza Vittorio Veneto, dove hanno preso parte alla cerimonia dedicata alle ricorrenze, alla presenza di numerose Autorità civili, religiose, militari e politiche.

Sempre in mattinata, a seguire, ad Erice, s’è tenuta un’altra cerimonia. Dinanzi al monumento dedicato ai Caduti che si trova nei Giardini del Balio, alla presenza di diverse Autorità, dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e degli studenti del territorio ericino, della sindaca Daniela Toscano e dell'assessora Rossella Cosentino, in occasione del Centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto, sono state celebrate le ricorrenze. È stata anche l’occasione per una riflessione sul conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, concessa dal Consiglio comunale di Erice (delib. n.114 del 04/10/2021) su proposta della Giunta (delib. n.184 del 09/09/2021).

«Oggi celebriamo una giornata importante per tutti noi – commentano la sindaca Daniela Toscano ed il vicesindaco Gianni Mauro -. Un'occasione importante per rendere un doveroso tributo e dire grazie a tutte le Forze Armate, impegnate nella difesa del nostro Paese a dei valori democratici fissati dalla Costituzione di cui la nostra Repubblica è portatrice. Ma è anche un'occasione importante per rendere omaggio ai caduti o dispersi in tutte le guerre. Non a caso oggi celebriamo anche la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto». 

«Con questo titolo onorifico – dichiara l’assessora alla pubblica istruzione Carmela Daidone -, intendiamo manifestare fattivamente la gratitudine che Erice, come hanno fatto e faranno altri territori, riserva a chi ha sacrificato la propria vita durante i conflitti armati che hanno segnato la storia dell'Italia. Ritengo pertanto che tutto questo non vada dimenticato e che, anzi, vada promosso soprattutto tra le nuove generazioni. Ed è proprio ai nostri ragazzi che mi rivolgo: non dimentichiamoci del sacrificio di chi ha contribuito a consegnarci l'Italia che oggi conosciamo».