Si è tenuta stamattina la cerimonia di intitolazione della scuola dell’infanzia di Napola (plesso dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Pagoto”) alla memoria della pittrice Carla Accardi (Trapani 9 ottobre 1924 – Roma 23 febbraio 2014), artista tra le più originali dell’arte del secondo dopoguerra italiano che, con la sua pittura, ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo in Italia. Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, Autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dei sindacati, sindaca, assessori e consiglieri comunali, è stata scoperta una targa commemorativa collocata all’esterno del plesso.

L’intitolazione dell’asilo alla memoria di Carla Accardi, effettuata in sinergia con l’Ambito territoriale di Trapani dell’Ufficio Scolastico Regionale, trova impulso nella delibera di giunta n.35 del 28 febbraio 2023 che, così come avvenuto per le intestazioni di altri due plessi del territorio a Laura Bassi (sez. Primavera di via Cosenza) ed Emanuela Loi (asilo comunale di via Accardi), dà seguito ad una richiesta delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, nell’ambito del progetto denominato #diPARIpasso.

«Carla Accardi – sottolineano la sindaca Daniela Toscano e l’assessora con delega alla pubblica istruzione, Carmela Daidone – è stata una pittrice astrattista tra le più originali del ventesimo secolo, un'artista a 360 gradi (ricordiamo che le sue opere sono custodite nei più importanti musei d'Italia e del Mondo, tra cui il Guggenheim Museum di New York), ma è stata soprattutto una grande donna del nostro territorio che ha contribuito, con la sua arte e con le sue idee, a consegnarci un mondo più libero mentalmente in cui le donne, finalmente, sebbene si possa ancora fare tanto su tanti aspetti, sono sullo stesso piano degli uomini. Da donne come Carla Accardi dobbiamo trarre insegnamenti ed è per questo che oggi intitoliamo a lei questo plesso, certi del fatto che sia un modo per non disperdere il suo ricordo e ciò che ha rappresentato per il nostro territorio, per le donne, per tutti noi».

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