Rischio incendi: “I cittadini siano sentinelle sul territorio”

Pubblicato il 13 agosto 2021 • Ambiente

A venti giorni dal gravissimo incendio dello scorso 25 luglio che, alimentato da un forte vento di scirocco, ha sfigurato la montagna di Erice, la sindaca di Erice Daniela Toscano ha voluto indirizzare un pensiero ed un invito ai cittadini, affinché non si abbassi la soglia dell'attenzione.

«Le drammatiche immagini di quel giorno resteranno per sempre impresse nelle nostre menti e lo sfregio che è stato imposto è una ferita ambientale difficile da rimarginare. Tutte le forze in campo, inclusi moltissimi volontari, quella notte si sono adoperate in condizioni proibitive e senza sosta, e continuano a farlo ancora adesso nelle azioni di prevenzione, e per questo li ringrazio. Ma non possiamo ancora abbassare la guardia. Il rischio incendi, soprattutto con le alte temperature di questi giorni, è sempre alto e tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte. Il Comune di Erice garantirà i controlli che un piccolo ente può attuare mediante la Polizia Municipale e i volontari della Protezione Civile, e stimolerà chi di competenza a fare tutto il possibile affinché venga tutelata la nostra montagna: tutti dobbiamo fare la nostra parte ed anche di più. A voi cittadini chiedo prevenzione, attenzione, senso civico e rapidità nella segnalazione degli incendi. Tutti noi dobbiamo essere delle sentinelle nel territorio, nel nostro territorio. Chiunque avvisti un incendio o noti comportamenti sospetti, allerti subito Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine. È proprio in questi momenti che dobbiamo dimostrarci di essere fieri di essere ericini, ed altrettanto fieri di abitare un territorio che dobbiamo curare e preservare. Ricordiamoci che in questa lotta, seppur essa sia difficile, le forze giuste, cioè quelle dei cittadini onesti e corretti, sono superiori a quelle di pochi criminali senza dignità che meriterebbero pene esemplari. Che questo disastro ambientale possa dunque aprire una nuova fase di presa di coscienza collettiva e di indignazione da parte di tutti gli ericini che amano Erice e la propria meravigliosa montagna».