Inaugurato il centro diurno “Oltre l’orizzonte” di via Miceli con un orto didattico

Pubblicato il 7 giugno 2021 • Sociale

È stato inaugurato giovedì pomeriggio il centro diurno “Oltre l’orizzonte”, sito nello stabile di Via Miceli, ad Erice, alla presenza di numerose associazioni impegnate nel campo della disabilità. Sabato mattina, inoltre, è stata presentata “l’aula verde” ed è stato avviato l’orto didattico nell’ambito del progetto “Io mangio sano”, sviluppato in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Superiore "I. e V. Florio" di Erice, assistiti dai volontari di Legambiente e dall’agronomo Filippo Salerno. L’orto sarà coltivato utilizzando le tecniche dell’agricoltura biologica che prevedono particolare attenzione nella scelta di prodotti di origina naturale.

«Si tratta di un passo importante, a favore dei soggetti disabili, di un percorso che punta alla loro inclusione, anche nel mondo lavorativo – commenta la sindaca Daniela Toscano -. Un sentito grazie va a tutti i volontari che hanno collaborato con profonda dedizione e costante impegno, seguendo la qualificata guida del Circolo di Legambiente Trapani-Erice Nautilus, con gli interventi volontari delle associazioni Progetto per il Dopo di noi, Donare rende felici e Fantasy animazione. Dall’orto del centro diurno “Oltre l’Orizzonte” alla cucina dell’Istituto Alberghiero è infatti questo il percorso che è stato intrapreso».

«Il nostro augurio – commenta l’assessora alle politiche sociali Carmela Daidone - è che le famiglie dei disabili, soprattutto di quelli adulti, possano ricevere supporto da volontari e personale qualificato in una progettazione a lungo termine. La corsa all’apertura di questa area verde con gli attigui locali è scaturita dall’impellente necessità derivata dalle ristrettezze della pandemia. Al momento è prevista un’apertura pomeridiana, controllata dalla rete di volontari delle associazioni che hanno ricevuto in concessione i locali. Prestare attenzione alle fasce più deboli nel rispetto del principio di uguaglianza dei diritti è un dovere sociale. Ogni piccola azione in questa direzione è fondamentale nel percorso verso l’inclusione nella comunità».