La Sindaca Toscano partecipa all'iniziativa "Risorgiamo Italia" e scrive al Presidente della Regione

Pubblicato il 29 aprile 2020 • Emergenza

Stamattina la Sindaca di Erice, Daniela Toscano, ha partecipato all'iniziativa Risorgiamo Italia che si è tenuta in Prefettura, insieme ad altri Sindaci del territorio. La Sindaca ha anche esposto iniziative ed idee a sostegno delle attività commerciali del settore che sono state danneggiate dalla chiusura causa Covid ed ha annunciato di aver inviato una lettera al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, chiedendo chiarimenti sulla questione cassa integrazione.

Si riporta, in basso, il testo integrale della lettera indirizzata al Presidente Musumeci.

Egregio Presidente,

            sa benissimo che la grave situazione di emergenza che stiamo vivendo, causata dalla pandemia da Covid-19, oltre a dare luogo a chiare e tristi ripercussioni di natura sanitaria anche in Sicilia (seppur meno evidenti rispetto ad altre zone de Paese), ha letteralmente messo in ginocchio il nostro territorio sul profilo economico.

            Ebbene, a tal proposito, tante aziende, certamente con grandi difficoltà, hanno sospeso le proprie attività nel rispetto di Decreti ed Ordinanze finalizzati al contenimento del contagio. Aziende che oggi faticano ad immaginare scenari favorevoli e che, proprio per adeguarsi alle misure imposte da tutti i livelli governativi, hanno scelto la strada della cassa integrazione per i propri dipendenti, a causa della sospensione o della riduzione dell’attività lavorativa. E sono davvero tante, mi creda, anche nel territorio ericino che ho l’onore di amministrare, ad aver creduto in questo ammortizzatore sociale in favore dei propri lavoratori.

            Atteso che l’acquisizione e la valutazione delle domande spetta alle Regioni (che al termine dell’istruttoria dovranno rilasciare apposita autorizzazione e comunicare l’esito all’Inps), numerosi imprenditori ed altrettanti lavoratori ci hanno manifestato – confermando, dunque, le notizie di stampa che si rincorrono – grande disappunto e preoccupazione per il fatto che tale misura, prevista dal decreto Cura-Italia con orizzonte 15 aprile (dunque ben 14 giorni fa, ma verosimilmente prevista per il 15 di maggio, dunque con un mese di ritardo), non trovi ancora riscontri effettivi nei fatti. Una lunga attesa, che ritengo estenuante ed inaccettabile, intrisa di evidenti ritardi nelle procedure apparentemente arenate nei Centri per l’Impiego (uffici provinciali di competenza regionale) che, a mio avviso, non trova apparenti giustificazioni, neppure nella grande mole delle domande presentate. La tempestività era l’unico, vero, requisito da rispettare.

            Proprio lunedì scorso (28 aprile 2020), tra l’altro, il presidente di ANCI Sicilia, dott. Leoluca Orlando, ha chiesto pubblicamente di porre la massima attenzione sul problema. Forse perché, essendo anche lui sindaco di un territorio, vive in prima persona gli stessi problemi da me segnalati, magari troppo lontani dagli uffici di Palazzo D’Orleans. Preciso che la mia non è una polemica politica, ma mi si consenta di rimanere quantomeno sorpresa se non infastidita, dopo aver letto le parole di soddisfazione, proprio sul tema cassa integrazione, espresse dall’assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone. Credo che l’assessore farebbe bene, piuttosto, a far visita ai nostri uffici per verificare i quotidiani messaggi di disperazione che giungono sempre più numerosi soprattutto da parte dei lavoratori, nostri concittadini, danneggiati da tali ritardi.

            Preciso, inoltre, che in un primo momento questa fascia di cittadinanza era stata esclusa dalla possibilità di richiedere il buono spesa alimentare, il cosiddetto voucher. Essendoci resi conto per tempo del problema che si sarebbe verificato (non siamo dei veggenti, semplicemente conosciamo fin troppo bene la lentezza della macchina burocratica regionale), abbiamo deciso con coraggio, mi sia consentito anche questo, di includere anche costoro tra i possibili beneficiari, evitando che si acuisse un problema già al limite: la cassa integrazione per qualcuno potrà anche attendere, le esigenze di sopravvivenza di una famiglia, magari con bambini, certamente no!

 

Per questo chiedo a Lei e, dunque, anche all’assessore regionale al lavoro Scavone:

  1. di sollecitare gli uffici preposti a velocizzare il più possibile l’istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni CIGD e la conseguente trasmissione del relativo flusso all’Inps;
  2. di aumentare con immediatezza la forza lavoro degli uffici (possibilmente specializzata e dotata di specifiche competenze), dal momento che i 140 lavoratori dei 9 Centri per l’impiego regionali (cifre rese pubbliche nei giorni scorsi proprio dall’Assessore Scavone) potrebbero a questo punto non essere sufficienti;
  3. di allentare l’inutile burocrazia tra uffici che, come sempre, finisce per penalizzare i cittadini;
  4. di vigilare con sollecitudine affinché incresciose situazioni di questo tipo non si verifichino più, per il bene di tutti;
  5. di scusarsi pubblicamente coi lavoratori siciliani coinvolti, evitando strenue operazioni di arrampicamento pubblico sugli specchi che ci risparmieremmo volentieri, sia i cittadini che noi amministratori.

Fiduciosa nel fatto che darete seguito a quanto sopra esposto, porgo distinti saluti.

Erice, 29 aprile 2020

Daniela Toscano Pecorella

Sindaco di Erice