Processo «Pizzolungo quater»: il Comune di Erice chiede il risarcimento di un milione di euro per finanziare politiche di valorizzazione dei principi di giustizia sociale

Pubblicato il 10 dicembre 2019 • Comune

Un milione di euro da destinare alla creazione di un fondo per finanziare politiche di valorizzazione dei principi di giustizia sociale, legalità e contrasto alla criminalità organizzata, partendo tra l’altro da una efficiente gestione dei beni confiscati.

E’ questa la richiesta a titolo di risarcimento di tutti i danni subiti, presentata nell’udienza di oggi, dedicata alla discussione delle parti civile, dall’avv. Domenico Grassa che rappresenta il Comune di Erice nel «Pizzolungo quater», il procedimento penale che si celebra a Caltanissetta nei confronti di Vincenzo Galatolo, rinviato a giudizio per la strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, l’attentato contro il magistrato Carlo Palermo, nel quale persero la vita Barbara Rizzo Asta, di 33 anni, e i suoi gemellini di 6 anni, Salvatore e Giuseppe Asta.

Presente all’udienza di oggi, in rappresentanza del Comune di Erice, il vice Sindaco Gian Rosario Simonte, nella foto con Margherita Asta ed il suo legale di parte civile, l’Avv. Enza Rando.