Erice presente ad Assisi per le celebrazioni di San Francesco Patrono d’Italia

Pubblicato il 7 ottobre 2024 • Cultura

La Sicilia, dopo 21 anni, è la regione che è stata scelta per il 2024 per offrire l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte ad Assisi, sulla tomba di San Francesco di Assisi. La Città di Erice, così come altre duecento amministrazioni comunali, le istituzioni religiose e i circa tremila pellegrini della Sicilia, ha partecipato all’evento che si ripete ogni anno per celebrare il santo patrono d'Italia.

I sindaci sono stati accolti dalla prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Hanno sfilato in corteo civile fino alla Basilica di San Francesco, chiesa superiore, dove il presidente della Cesi, monsignor Antonino Raspanti, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e dove il sindaco della città capoluogo della Regione invitata, quindi Palermo, ha acceso la lampada votiva dei Comuni d'Italia.

Moltissime le iniziative curate e finanziate dalla Presidenza della Regione Siciliana e dagli assessorati regionali dell'Agricoltura, dei Beni culturali e del Turismo, nell’ambito della manifestazione "Custodi di bellezza accendiamo la speranza". La Sicilia ha anche voluto finanziare la salvaguardia di due importanti dipinti a olio su tela situati nella Basilica di San Francesco di Assisi, “L'apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura” (XVIII secolo) e “La Madonna sui luoghi della Passione” (XVII secolo) attribuito a Piergirolamo Crispolti.

«È stato un evento ben organizzato e partecipato – commenta la sindaca di Erice, Daniela Toscano -. In qualità di rappresentante di Erice, che è Città di Pace e per la scienza, ho avuto l’onore di partecipare all’accensione della Lampada votiva, un gesto che non è solo un tributo alla memoria di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, ma anche una celebrazione della nostra missione comune, cioè costruire una società in cui la pace possa prosperare, e riaffermare che la pace non è un obiettivo da raggiungere, ma un valore da vivere ogni giorno. In questo momento storico, in cui l’Italia e il mondo intero affrontano sfide senza precedenti - dalle divisioni sociali ai conflitti geopolitici - è stato importante far sentire la voce e l’impegno dei sindaci che sono rappresentanti di comunità, storie e culture. La nostra presenza ad Assisi è stato un potente messaggio che rafforza l’impegno a diffondere un messaggio di pace in ogni angolo del nostro Paese».